REGIONALI 2020, MOVIMENTO 5 STELLE: “SCELTO IL CANDIDATO DELLA COALIZIONE: È FERRUCCIO SANSA. PRONTI GIÀ DA DOMANI MATTINA A CONTENDERE LA REGIONE AL CENTRODESTRA”

“La delegazione del MoVimento 5 Stelle, dopo un lungo percorso che ci ha visto condividere un programma che riteniamo pienamente soddisfacente, insieme a tutte forze progressiste ha chiuso il cerchio sul nome del candidato presidente per le Regionali di settembre: è il giornalista Ferruccio Sansa, figura che a nostro avviso rappresenta perfettamente il programma condiviso e che siamo certi saprà essere garante della sua attuazione. Siamo pronti dunque già da domani mattina a fare tutto quanto sarà necessario per togliere la Regione al centrodestra”. È quanto fanno sapere i componenti della delegazione composta da Luca Pirondini, Andrea Melis, Marco Rizzone e Roberto Traversi al termine della riunione decisiva che si è tenuta in serata tra i pentastellati e le forze progressiste liguri.

MoVimento 5 Stelle

ASPI, LO AVEVAMO PROMESSO HA VINTO LO STATO

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Lo avevamo promesso sulle macerie del Ponte Morandi e alle famiglie delle 43 vittime: i responsabili di quella tragedia avrebbero pagato. Ci sono voluti due anni ma il gruppo Benetton, che attraverso Atlantia era proprietario di Autostrade per l’Italia, non continuerà il suo braccio di ferro con il Paese e dovrá accettare le condizioni imposte dal governo Conte lasciando subito il controllo di Aspi e riducendo, in tempi brevi, ad una presenza marginale la propria quota azionaria.

▶️ Significa che dopo l’entrata di Cassa e Depositi e Prestiti come azionista di maggioranza di Autostrade per l’Italia, Atlantia non sará più rappresentata nel cda dell’azienda e non toccherà più le leve di comando del gruppo che racchiude sei concessionariae autostradali e controlla 3 mila chilometri di autostrade.

▶️ Significa che dopo anni di manutenzione trascurata, di scarsi investimentidi e ricchi dividendi garantiti da accordi segreti, Aspi pagherá risarcimenti miliardari a Genova e a tutti gli italiani per le sue scelte colpevoli.

▶️ Significa che quando Aspi avrà pagato il conto di ciò che le spetta in termini di mancati investimenti, sará lo Stato a garantire sviluppo, manutenzione e sicurezza sulla rete autostradale.

▶️ Significa che viaggiare sulle autostrade costerà di meno.

▶️ Significa, in definitiva, che le autostrade tornano ad essere davvero dei cittadini.

Lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto.
Ha vinto l’Italia, ha vinto il Movimento 5 Stelle.

Facciamo Ecoscuola: ecco tutti i progetti. Scopri quelli della tua regione!

A partire da oggi – venerdì 8 maggio – fino alle ore 12:00 di giovedì 14 maggio tutti gli iscritti del MoVimento 5 Stelle potranno visionare sulla piattaforma Rousseau (all’interno della sezione “Vota”) i progetti presentati dagli istituti scolastici della propria regione per l’iniziativa “Facciamo Ecoscuola” lanciata il 13 ottobre scorso dal palco di Italia 5 Stelle, grazie alla quale abbiamo deciso di donare alle scuole italiane oltre 3 milioni di euro derivanti dal taglio stipendi dei parlamentari e dei consiglieri regionali del MoVimento.

• VALUTA I PROGETTI E PROMUOVILI SUI TUOI CANALI SOCIAL •

Questi giorni saranno fondamentali per leggere con attenzione le schede di ogni progettoe poter valutare al meglio quali progetti scegliere nel corso della successiva fase di votazione.Potrai inoltre condividere e promuovere sui tuoi canali social i progetti che ritieni più meritevoli. I progetti più votati dagli iscritti riceveranno un contributo fino a 20.000 euro, nei limiti delle risorse messe a disposizione.

• OLTRE 1000 PROGETTI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE NELLE SCUOLE •

In questi mesi abbiamo ricevuto oltre 1000 progetti da altrettanti istituti scolastici da tutta Italia. Ricordiamo che l’iniziativa “Facciamo Ecoscuola” del MoVimento 5 Stelle vuole promuovere progetti di sostenibilità ambientale nelle scuole di tutta Italia (presentati rispettando tutti i  requisiti previsti dal regolamento) e che hanno deciso di partecipare all’iniziativa presentando progetti  con le seguenti finalità:  

  • A. Riduzione dell’impronta ecologica per l’efficientamento energetico e fonti rinnovabili (ad esempio installazione di impianti fotovoltaici e solare termico sui tetti della scuola); riduzione dei rifiuti e/o loro recupero/riciclo/riuso; installazione di impianti di compostaggio di comunità per scuole; riduzione del consumo e/o recupero dell’acqua; promozione e riutilizzo di prodotti a km zero e riduzione dello spreco alimentare.
  • B. Interventi di messa in sicurezza dei locali scolastici con particolare riferimento ad aule, laboratori didattici e palestre, incluse le indagini diagnostiche sugli edifici; rimozione di amianto; opere direttamente finalizzate al superamento o all’eliminazione delle barriere architettoniche. 
  • C. Mobilità sostenibile per il trasporto collettivo casa-scuola (acquisto scuolabus), o progetto “bicibus” e “pedibus” allo scopo di incentivare il trasporto sostenibile a piedi o in bicicletta. 
  • D. Percorsi formativi aventi per oggetto l’educazione ambientale ad esempio l’incremento dell’attuale proposta formativa (se già presente) e/o nuovi percorsi formativi condivisi tra il corpo docente e le famiglie degli studenti. 
  • E. Rigenerazione degli spazi scolastici come il loro utilizzo per iniziative culturali, sociali e aperte alla comunità; piantumazione e forestazione urbana; realizzazione di orti scolastici. 
  • F. Giornate per la sostenibilità, ovvero all’aria aperta finalizzati al recupero e alla pulizia 

Cosa aspetti? Se sei iscritto a Rousseau vai nella sezione “Vota”, scopri i progetti presentati dalle scuole della tua regione, decidi a chi darai la tua preferenza e promuovi il progetto sui social!


• TABELLA DI RIPARTIZIONE DELLE RISORSE •

La ripartizione delle risorse complessive è stata effettuata assegnando una base di 30.000 euro per tutte le regioni, per favorire il riequilibrio territoriale. Le restanti risorse sono state, poi, distribuite proporzionalmente tenendo conto del numero di abitanti per regione e della nostra rappresentanza politica di quella regione in parlamento.

Oltre ai 3 milioni di euro ricavati dalle restituzioni volontarie dello stipendio dei parlamentari, per le regioni Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Sardegna e Trentino-Alto Adige ci saranno ulteriori 306.235,3 euro, derivanti dalle restituzioni dei consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle delle rispettive regioni  e ripartite come segue:

Dalla parte di Alfonso Bonafede, un ministro scomodo

I partiti del centrodestra vogliono sfiduciare Alfonso Bonafede, un ministro scomodo. Scomodo per tutto quello che ha fatto in due anni di governo e per quello che rappresenta.

Sfiduciare Alfonso significa sfiduciare la lotta alla corruzione, il contrasto alle mafie, la difesa dei cittadini e dei consumatori, il potenziamento degli strumenti d’indagine, la trasparenza dei partiti e delle fondazioni collegate, la difesa dalla violenza di genere, la lotta alla grande evasione, le riforme per processi più brevi ed efficienti, le misure per garantire che nessuno rimarrà più impunito.

Il centrodestra non solo ha depositato una mozione di sfiducia contro Alfonso Bonafede, ma l’ha fatto proprio il giorno dopo l’annuncio di un decreto che mira a rivedere le decisioni dei giudici sulla scarcerazione, causa Covid 19, di detenuti condannati o accusati di reati gravi. Un messaggio agghiacciante!

Vogliono sfiduciare una persona che, in quasi due anni, ha firmato 686 provvedimenti per applicare il carcere duro ai boss della mafia. Nonostante le minacce.

Bonafede, sin dal suo insediamento, è andato contro tutto e tutti. Ha sempre tenuto alta la bandiera della legalità e della giustizia.

Ha fatto la legge anticorruzione (la cosiddetta spazzacorrotti), rinomata anche a livello internazionale e attesa dai tempi di ‘tangentopoli’. Ha spezzato il gioco di faccendieri, corrotti e corruttori, introducendo l’agente sotto copertura, il Daspo dalla pubblica amministrazione, il carcere sicuro per chi viene condannato.

È grazie a lui se ora i corrotti non la fanno più franca e vanno in carcere!

Ha potenziato gli strumenti di indagine, rimettendo mano anche alla precedente riforma delle intercettazioni, ha fatto in modo che non ci siano più impuniti che sfruttano le lungaggini di alcuni processi.

Sempre grazie a lui, adesso partiti e fondazioni collegate sono obbligate alla massima trasparenza sui finanziamenti che ricevono, nonostante le mille resistenze e pressioni fatte dai partiti. Di fronte alle lobby, ha mandato in porto finalmente una legge per la Class action, anche questa attesa da anni da tutti i cittadini e consumatori.

Ha fatto approvare, in consiglio dei ministri, la riforma dei processi civili e penali per una giustizia più celere ed efficiente.

Ha incastrato la grande evasione, quella che toglie grandi risorse a tutti i cittadini per le proprie tasche, inasprendo le pene e disponendo che chi ruba alla collettività va in carcere. Sembra ovvio, ma prima di Bonafede non era così.

Ha dato vita, con Codice Rosso, a una legge che difende le donne e i loro figli.

E chi lo vuole sfiduciare? Da che pulpito si punta il dito? Dal partito fondato da uncondannato per concorso esterno per associazione mafiosa e tuttora retto da un condannato per frode fiscale.

Dal partito che rispetto ai finanziamenti ha avuto qualche “problemino”, fra i 49 milioni da restituire e la vicenda dei fondi dalla Russia ancora tutta chiarire.

C’è tutto un mondo di potenti ammucchiati in difesa del loro potere e dei loro interessi per cui Bonafede è un ministro scomodo.

Ma la sfiducia a Bonafede non è solo colpire un ministro che si è dimostrato integerrimo, un esponente del MoVimento 5 Stelle. Sfiduciare Bonafede significa prendere a schiaffi ogni singolo cittadino che rispetta le leggi, paga le tasse, non cede al sopruso delle mafie, vuole far valere i suoi diritti.

Sfiduciare Bonafede, vuole dire sfiduciare tutti noi. Facciamoci sentire.

Noi stiamo con Bonafede!

Traditori della patria

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Siamo all’ultimo giro di giostra. L’Italia è davanti alla sfida più difficile: convincere gli Stati europei che davanti a una crisi epocale come quella che stiamo vivendo non c’è alternativa a una Europa più solidale, più equa e più giusta.
Gli Eurobond sono lo strumento adatto, prevedono una condivisione reale dei rischi e un finanziamento della ripartenza economica all’altezza di quanto stanno facendo Stati Uniti e Cina. Con gli Eurobond potremmo fare ripartire gli investimenti, sostenere il reddito dei cittadini, aiutare agricoltori, imprenditori, operatori del settore turistico, forze dell’ordine e personale sanitario.

Con gli Eurobond potremmo ricucire l’Italia dopo le lacerazioni di questo maledetto virus e assicureremmo che tutti gli Stati europei possano ripartire dallo stesso nastro di partenza senza vincoli, condizionalità o favoritismi.

Il Parlamento europeo ha votato una risoluzione, non vincolante, che contiene delle proposte per superare la crisi Covid-19. Toccherà agli Stati membri decidere, toccherà al Consiglio europeo giovedì prossimo sciogliere tutti i nodi ma una cosa è chiara: se la voce dell’unica Istituzione europea eletta democraticamente dai cittadini è forte e stentorea, nessuno potrà ignorarla.

Il gruppo dei Verdi ha presentato un emendamento al testo della risoluzione proponendo che una quota sostanziale del debito emesso per contrastare le conseguenze della crisi Covid-19 sia mutualizzato a livello dell’Ue. È il principio degli Eurobond e coerentemente noi abbiamo votato a favore di questo emendamento.

Il centrodestra invece è a pezzi: perfino gli europarlamentari di Fratelli d’Italia hanno votato a favore degli eurobond, ma quelli di Lega e Forza Italia, invece, hanno votato contro e con i loro voti determinanti, lo hanno fatto decadere.

Qualcuno ha pensato di indebolire la voce del Parlamento europeo e, schierandosi dalla parte dei vari sovranisti, alfieri dell’austerity e campioni dell’egoismo hanno gettato la maschera e mostrato il loro vero volto: hanno tradito il loro Paese. Lega e Forza Italia hanno votato come gli europarlamentari di Orban e come i falchi tedeschi e olandesi contro gli interessi italiani in Europa e nel mondo. I loro selfie con chi odia l’Italia sono una vergogna nazionale.

Alla vigilia del Consiglio europeo, questa risoluzione del Parlamento europeo sarebbe stata l’occasione giusta per mettere fiato sul collo ai Paesi più ostili agli strumenti di condivisione come l’Olanda, l’Austria, la Germania e la Finlandia, ma purtroppo per colpa dei nostri sovranisti da strapazzo si è trasformata in una occasione mancata. Ci saremmo aspettati un’Italia unita al fronte della guerra contro il Coronavirus, unita come una testuggine romana e invece, ancora una volta, c’è chi rompe le fila e tradisce gli interessi della Patria.

Giovedì prossimo tutta Italia tiferà Giuseppe Conte. Se il Presidente del Consiglio vince questa difficile trattativa europea saranno tutti i cittadini italiani a beneficiarne. È tempo di fare la storia. L’Italia chiamò.

 

5 Stelle News: l’approfondimento informativo da leggere, stampare e divulgare!

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È arrivato! “5 Stelle News” è l’approfondimento informativo del MoVimento 5 Stelle. 

Un resoconto delle notizie più importanti pubblicate sul Blog delle Stelle per conoscere le principali iniziative dei portavoce del MoVimento all’interno e all’esterno delle istituzioni; gli eventi, le battaglie, i provvedimenti del Governo per migliorare la vita di tutti i cittadini italiani.

Lo puoi scaricare e leggere in formato digitale, inviarlo ai tuoi amici su chat e social network oppure puoi stamparlo e distribuirlo ai cittadini del tuo Comune.

In questo primo numero non poteva mancare l’appuntamento del 15 febbraio in piazza Santi Apostoli a Roma per difendere, ancora una volta insieme cittadini e portavoce del MoVimento, il provvedimento che ha abolito i vitalizi, uno dei più vergognosi privilegi che la politica si è autoattribuita. Mai più vitalizi!

Spazio anche per lo storico referendum del 29 marzo nel quale i cittadini italiani saranno chiamati a votare per tagliare, finalmente, il numero dei parlamentari dopo 40 anni di promesse mai mantenute da parte dei vecchi partiti.

Non poteva mancare un resoconto sulla battaglia per revocare le concessioni ad Autostrade le cui gravissime inadempienze sono sotto gli occhi di tutti i cittadini italiani. Notizie anche dall’Europarlamento dove i nostri portavoce stanno lottando per un salario minimo europeo, rispettoso delle differenze nazionali che aiuterebbe anche le nostre imprese a competere in maniera equa nel mercato unico europeo. Il tempo delle ingiustizie è finito!

E in questo primo numero di “5 Stelle News” abbiamo voluto dedicare spazio anche ad un altro provvedimento di cui siamo particolarmente orgogliosi: il Codice Rosso, un primo efficace strumento per combattere la violenza sulle donne. Ed è altrettanto importante che le donne vengano correttamente informate sugli strumenti a loro disposizione a partire dal numero 1522  contro la violenza domestica, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Chiude questo primo numero “Facciamo Ecoscuola” l’iniziativa grazie alla quale i portavoce del MoVimento 5 Stelle stanno donando parte dei loro stipendi alle scuole italiane. Tutti potete partecipare coinvolgendo gli istituti scolastici con cui siete in contatto. Scoprite come all’interno di questo primo numero di 5 Stelle news. E non dimenticare di inquadrare il QR code sull’ultima pagina per farci sapere cosa ne pensi e inviarci i tuoi suggerimenti migliorativi!2

• SCARICA QUI IL NUMERO 1 DI “5 STELLE NEWS” 

Ricorda: un cittadino informato, è un cittadino libero!

 

 

Disinformazione e menzogne. Ora basta!

Screenshot 2020-02-11 10.38.32Postato il Davide Casaleggio ( Presidente di Associazione Rousseau )

Stasera ho visto un servizio televisivo vomitevole da parte di Rai3 su Rousseau e il Movimento 5 Stelle.

Ho visto persone allontanate dal movimento per inadeguatezza da mio padre citare frasi inventate di mio padre per darsi un tono e far finta di esserne stati amici.

Ho visto persone che stanno affrontando in questi giorni il tribunale per diffamazione essere trattate come fonti autorevoli.

Ho visto un giornalista pubblicare una nota stampa di risposta a due domande che mi erano state recapitate e che evidentemente ha ritenuto fosse troppo lunga e ha deciso di censurarne una parte. Capisco che, ad esempio, sapere che le fonti intervistate sono state portate in tribunale non faceva forse gioco alla trasmissione.

Volete sapere quali sono i clienti italiani di Cambridge Analytica? Vi do un indizio. Il MoVimento non lo è stato. I giornalisti lo sanno bene e hanno già gli elementi per identificare chi invece lo è stato, ma forse per qualche motivo non vogliono andare fino in fondo. Preferiscono restare sulla viscida linea dell’insinuazione verso il MoVimento.

Volete sapere come sono stati utilizzati i dati da parte del MoVimento e da Rousseau? Sempre in maniera etica e nella tutela degli iscritti. Dover andare a cercare un’applicazione di 6 anni fa completamente legittima come migliaia di altre per cercare di attaccare il MoVimento è la dimostrazione della reale finalità di questo servizio.

Fare informazione sulla tecnologia o sull’innovazione con la sola finalità di attaccare una parte politica non è informazione. E’ un modo becero di perdere una grande occasione di aprire la mente delle persone verso le opportunità di partecipazione e di crescita di una comunità riconosciuta a livello internazionale come un caso d’avanguardia unico al mondo.

Mio padre mi ha chiesto di portare avanti il progetto Rousseau e di esserne custode.
A me non piacciono i riflettori, ma credo sia necessario difendere pubblicamente il lavoro di mio padre, delle persone che ci hanno lavorato in questi anni, di quelle che ci lavorano e di quelle che lo sostengono. Nei prossimi giorni andrò in tv per farlo.

Stay tuned.

Regionali, alleanza o meno col Pd in Liguria: vertice M5s decisivo slitta a lunedì

di Giuseppe Sciortino

giovedì 06 febbraio 2020
Regionali, alleanza o meno col Pd in Liguria: vertice M5s decisivo slitta a lunedì

GENOVA – Il vertice politico in cui il Movimento 5 stelle deciderà la sua rotta per le elezioni regionali in Liguria è stato spostato al 10 febbraio. Per questo motivo Alice Salvatore ha disertato l’incontro previsto da tempo a Roma e iniziato regolarmente alle 10:45 a cui invece hanno partecipato tutti gli altri che ne avevano titolo: il reggente Vito Crimi, il facilitatore nazionale per le elezioni regionali Danilo Toninelli, il facilitatore regionale Marco Mesmaecker, il coordinatore regionale Marco Rizzone. 

L’assenza di Alice Salvatore non passa comunque inosservata. Il vertice, annunciato come punto di svolta per le Regionali in Liguria, in realtà è stato un incontro interlocutorio utile per consegnare il dossier con i punti di programma da presentare al Partito Democratico per sviluppare una eventuale alleanza. Ipotesi a cui Salvatore si è sempre detta contraria, sostenendo la linea di ‘indipendenza’ del movimento fondato da Beppe Grillo perseguita anche nelle Marche e dalla ‘base’ pentastellata in Campania.

L’incontro decisivo ci sarà lunedì prossimo. Per il 10 febbraio è stata convocata una riunione a cui parteciperanno gli otto parlamentari liguri, il facilitatore regionale e tutti i consiglieri regionali che davanti a Crimi e Toninelli prenderanno una decisione definitiva sulla strada da affrontare per le Regionali in Liguria. Attualmente il ruolo di sfidante pentastellato nella corsa verso la presidenza regionale è ricoperto dalla genovese Alice Salvatore, vincitrice del contest su Rousseau al ballottaggio contro la ventimigliese Silvia Malivindi.

Lunedi quindi, in una location ancora da decidere tra palazzo Madama e palazzo Chigi, si capirà se il M5s in Liguria andrà da solo o farà coalizione col Pd. Sullo scacchiere la prima opzione, per il momento può contare su due pedine: i consiglieri regionali Salvatore e De Ferrari. Per un accordo di programma coi dem invece si schierano gli altri due consiglieri regionali, Melis e Tosi, oltre al blocco dei parlamentari liguri pentastellati. Secondo rumors di palazzo, la decisione non sarà messa al voto su Rousseau. L’indizio più evidente di un Movimento 5 stelle che sta cambiando pelle verso i prossimi Stati generali.

Sui vitalizi conflitto di interessi inaccettabile. A rischio una battaglia storica.

Ci risiamo. La vecchia politica è tornata all’attacco con ogni mezzo per tentare di ripristinare il più odioso e ingiusto tra i privilegi che si era auto attribuita. Parliamo ovviamente dei vitalizi vita natural durante: neanche una delibera già approvata riesce a fermare la casta, che non si scompone mai quando c’è da difendere i diritti dei cittadini, le loro pensioni e i loro risparmi, ma scende in campo compatta quando bisogna preservare i propri conti in banca.

Come stanno le cose?

In pratica, a decidere se far tornare in vita i vitalizi cancellando la delibera voluta dal MoVimento 5 Stelle, che ne ha decretato la fine, sarà un organo interno del Senato in totale e pieno conflitto d’interessi. Questo perché tra i suoi componenti ci sono o persone che sono entrate in Parlamento molti anni fa e che quindi hanno tutto l’interesse a far decadere la disciplina attuale per godere personalmente del vitalizio maturato, oppure persone molto vicine ad altri ex senatori che attendono di poter riavere il privilegio. Per loro non esistono delibere che tengano, si sentono sopra a tutto e a tutti.

Una vicenda scandalosa rispetto alla quale il silenzio su questa vicenda della presidente del Senato fa molto rumore, anche perchè, con le sue scelte, ha palesato una carenza di quella imparzialità che le viene imposta dalla sua carica e che la rende connivente questa ingiustizia.

Noi riteniamo che il ritorno a quel sistema super vantaggioso voluto dai senatori sia uno schiaffo per tutti i cittadini onesti che attendevano questo cambiamento da anni. Non devono esserci cittadini di serie A e di serie B, noi non lo permetteremo.

Il principio di prendere in proporzione a quanto hai effettivamente versato deve valere per tutti!

Chiediamo al Presidente del Senato di fermare immediatamente il tentativo in corso di rimettere le mani sui soldi dei cittadini e di utilizzare gli strumenti sua disposizione affinché l’organo in conflitto d’interessi, la Commissione Contenziosa, venga sciolga.

È indispensabile formarne uno nuovo, di piena garanzia, con componenti senatori eletti a partire dal 2013 perché loro, a differenza dei predecessori, non hanno diritto al vitalizio ma ad un trattamento contributivo e sarebbero in grado di valutare e decidere in serenità e libertà senza che ci siano di mezzo interessi personali da perseguire. Inoltre, tutti i componenti della Commissione Contenziosa devono essere liberi da qualsiasi legame di interessi con chi prendeva il vitalizio.

In caso contrario, siamo pronti a dare battaglia.

I cittadini sono dalla nostra parte!

Amministrative 2020: aperte le candidature per la creazione delle liste

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A partire da oggi lunedì 3 febbraio 2020 fino a venerdì 6 marzo 2020, sono ufficialmente aperte le candidature per la creazione delle liste in vista delle prossime elezioni amministrative.

I candidati sindaco o presidenti di municipio che intendano presentare una lista possono farlo accedendo alla funzione Open Comuni di Rousseau da QUI.

Si ricorda che tutti i candidati Sindaco o presidenti di municipio dovranno caricare anche un documento di sintesi del loro programma e che, ovviamente, tutti i candidati dovranno essere in possesso dei requisiti richiesti dal Regolamento 

La comunicazione delle liste che hanno ottenuto la certificazione avverrà esclusivamente su www.movimento5stelle.it in queste date:

  • venerdì 28 febbraio 2020
  • venerdì 6 marzo 2020
  • venerdì 13 marzo 2020
  • venerdì 20 marzo 2020
  • venerdì 27 marzo 2020

Tutte le informazioni necessarie per sottoporre la candidatura sono contenute nel regolamento e sintetizzate nelle FAQ che è possibile consultare in caso si necessiti di supporto. Si ricorda a tutti i gruppi che intendano presentare una lista che possono rivolgersi al facilitatore per le Relazioni Interne della propria regione. L’elenco dei facilitatori regionali per le Relazioni Interne è consultabile QUI.

P.S. Ricordiamo che prima dell’ottenimento della certificazione da parte del MoVimento 5 Stelle, nessuna lista è autorizzata all’utilizzo del nome e del simbolo del MoVimento 5 Stelle.


Video dell’incontro di sabato 1 febbraio con i facilitatori regionali del Team del Futuro: