Approvata, in IV Commissione, la risoluzione per il potenziamento della ferrovia Savona-Torino di cui il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle è stato promotore.
“La riduzione del traffico su gomma, sia passeggeri sia merci, rientra tra gli obiettivi fissati dall’Unione Europea per un ecosistema sostenibilee, in particolare, per una migliore qualità dell’aria. Considerato che, per quanto concerne il territorio savonese, l’imminente entrata in funzione del nuovo Terminal Container ‘Vado Gateway’ (la prima nave attraccherà il 12 dicembre 2019) movimenterà da 200 a 250mila TEU (con movimentazione in crescita, se dobbiamo prestare fede alle stime che prevedono carichi fino a 800mila TEU entro il 2025), ne va da sé che la realizzazione di alcune opere infrastrutturali sarà fondamentale oltre che vitale“, dichiara il consigliere regionale Andrea Melis.
Che poi aggiunge: “Opere come il potenziamento ferroviario Savona-Torino, per la connessione con l’area portuale di Vado con l’entroterra savonese e le località piemontesi, e il raddoppio ferroviario Andora-Finale Ligure, la cui progettazione, senza dubbio suscettibile di migliorie, risulta già inclusa nel contratto di servizi RFI, diventano sempre più importanti. Non dimentichiamo che il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie si tradurrebbe anche in una maggior attrattività degli investimenti per tutto il territorio del Savonese”.
“Il dibattito è aperto da tempo anche in Regione Piemonte, per il collegamento Savona-Torino-Cuneo, nonché con la Provincia di Savona e quella di Cuneo, che sarebbero pronte a sottoscrivere un Protocollo d’Intesa al fine di trovare un accordo su progetti di sviluppo e di investimento legati alla logistica retroportuale“.
“Ho fin da subito creduto nella bontà di questa soluzione, al di là degli aspetti più tecnici, sia per aumentare il traffico passeggeri sia per quello merci; mi ero preso l’impegno di formalizzare questa volontà come un interesse comune di Regione Liguria e così oggi in Quarta Commissione è avvenuto attraverso un atto che punta dritto alla richiesta di inserimento nei prossimi aggiornamenti del contratto di servizio con RFI. Quindi ben oltre una mera dichiarazione di intenti ma l’inizio di un percorso molto chiaro”.
La risoluzione infatti prevede che, nell’ambito del Tavolo già costituito ai sensi del Protocollo di Intesa tra le Regioni del Nord-Ovest, Rfi, MIT, approvato dalla Giunta regionale con propria deliberazione (n. 99 del 14 marzo 2019) in occasione degli Stati generali della logistica del Nord Ovest, nel prossimo aggiornamento annuale al Contratto dei Servizi di RFI, sia prevista l’inclusione di opere infrastrutturali ritenute vitali per il conseguimento degli obiettivi.
“Vale a dire il potenziamento degli impianti della stazione di Vado Zona Industriale e di Parco Doria e il già citato potenziamento della ferrovia Savona-Torino con: la posa di un secondo binario tra Savona e Altare, lungo la sede già predisposta e mai ultimata (linea Savona-San Giuseppe di Cairo, via Altare); e la progettazione e realizzazione (in accordo con Regione Piemonte) di un nuovo tronco da Ceva ad Altare, al fine di eliminare il collo di bottiglia esistente, con enormi benefici sui tempi di percorrenza“, conclude Melis.
MoVimento 5 Stelle Liguria
“Come Gruppo regionale abbiamo sempre seguito con puntuale attenzione tanto il tema generale del trasporto pubblico locale quanto le vicende più specifiche di TPL Linea: a riprova, infatti, diversi atti portati in Consiglio regionale”, dichiara il consigliere M5S Andrea Melis. “Dalle dichiarazioni riportate recentemente sugli organi di stampa, sono colpito da come parrebbe che il nome del nuovo presidente di TPL, vale a dire l’ex Sindaco di Albisola Superiore Franco Orsi, nonché ex senatore, assessore, consigliere regionale, sia proposto dalla Regione, da Toti addirittura! Fatto che stride con quanto avvenuto nel recente passato in Aula consiliare: a fronte di numerose interrogazioni fatte dal sottoscritto, in particolare per chiedere alla Regione di supportare un percorso di TPL per mantenerla in house, quante volte mi è stato risposto che trattasi di materia NON di competenza della Regione?”. “Allora perché – continua il consigliere – ora la stessa Regione vorrebbe influenzare la nomina del nuovo presidente? E perché il presidente della provincia di Savona, il principale azionista insieme al comune di Savona, è disposto ad accettarla?”. “Ricordo agli Enti locali che detengono le quote di TPL Linea, che la scelta se andare a gara o affidare in house dipende unicamente da loro, a prescindere da qualunque presidente sia scelto, a cui loro danno il mandato se fare o non fare qualcosa”. “Non vorrei che si vendesse l’idea che la figura di Orsi sia quella giusta per l’ipotesi di affidamento in house: se ci soffermiamo a guardare la politica regionale, tutto è stato fatto tranne che evitare le privatizzazioni. Peraltro, pur avendo esperienza in campo amministrativo, del politico Orsi non si può dire che abbia comprovata esperienza in campo trasportistico”. “Spiace quindi assistere a questa sudditanza psicologica di qualcuno che pensa di favorire il territorio compiacendo il governatore Toti. Purtroppo, avrà e avranno delle grosse delusioni. Invito tutti a un’attenta valutazione dei pro e dei contro di una nomina e di scegliere di conseguenza”, conclude Melis.
MoVimento 5 Stelle Liguria
Postato il 28 giugno 2019, 15:59 MoVimento 5 Stelle( )Informazione
Quella di oggi doveva essere una giornata speciale: il giorno in cui voltare pagina rispetto alla tragedia di Genova per dare il via libera definitivo alla ricostruzione del Ponte Morandi. Ad assistere alla demolizione di quel che restava del Ponte c’erano le istituzioni, per dimostrare la vicinanza dello Stato alle persone di Genova.
Peccato però che qualcuno non se ne sia accorto. Nel punto stampa che è stato allestito in mattinata erano presenti i due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il governatore della Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci.
Eppure, le inquadrature televisive della diretta hanno raccontato altro. E’ stato davvero sgradevole vedere Luigi Di Maio tagliato fuori dalle telecamere di Rainews24. Per minuti e minuti infatti gli operatori hanno indugiato sulle altre tre cariche istituzionali lasciando fuori il nostro capo politico. Come se non fosse presente. Le persone a casa devono aver pensato che non fosse lì.
Perché? Perché questo trattamento? Il MoVimento 5 Stelle è stato letteralmente ignorato.
Qui non si tratta di cronometrare il tempo di apparizione di un politico rispetto agli altri. Si tratta invece del fatto che la televisione pubblica abbia deliberatamente scelto di cancellare dal racconto televisivo di questa giornata una forza politica.
Una scorrettezza apparentemente senza motivazione. Il MoVimento 5 Stelle non si merita questo. Abbiamo lavorato sodo per mesi per riparare al dramma del crollo di Genova. Andremo avanti ancora più convinti di prima, ma pretendiamo una spiegazione per quanto è successo.