Il Movimento Cinque Stelle Albisola non ha bisogno di ribadire l’adesione ai motivi fondanti originari e storici iniziati con il Meetup delle Albissole fondato nel 2014.
Rimaniamo convintamente nei valori fondanti del M5s guidato dal presidente Conte.
Una bellissima e storica porzione della nostra città se ne va svenduta.
Il complesso di San Pietro , dove molti Albisolesi hanno frequentato le scuole elementari e i più anziani il bocciodromo ,
dopo molte aste al ribasso ed altre andate deserte ,finalmente ha trovato un compratore.
Ma perché questa parte di Albisola doveva essere svenduta?
Perché è assolutamente necessaria una riqualificazione della zona o perché è necessario coprire in parte il grande buco di bilancio del comune?
L’ attuale operazione San Pietro ,iniziata con il versamento di un acconto da parte della società acquirente Levy srl di Carcare lo scorso anno,
è stata inserita nel piano di riequilibrio finanziario pluriennale approvato dall’Amministrazione il 19 ottobre scorso , per coprire , almeno in parte , il disastroso buco di bilancio di 4.600.000 EURO .
Ricordiamo che nel 2014 ,sotto l’amministrazione Orsi ,il progetto che si aggiudicò la Eco Costruzioni di Lodi ,prevedeva oltre la realizzazione di un complesso abitativo ,la costruzione di un nuovo edificio comunale con un pagamento di 5.660.000 euro .
Oggi rileviamo che verrà realizzato un progetto esclusivamente abitativo con la possibilità di un ennesimo supermercato di media dimensione ,sicuramente non necessario ,viste già le tante strutture commerciali presenti sul territorio .
L’amministrazione Garbarini, si prepara ad incassare 2.860.000 euro che non potranno essere in alcun modo usati per effettuare investimenti utili per la comunità!
L’area di SanPietro verrà riqualificata , ma a quale prezzo ?
Stefania Scarone capogruppo M5S Albisola
Martedì 19 ottobre , l’Amministrazione Comunale di Albisola Superiore ha approvato il Piano di riequilibrio finanziario, previsto dall’art. 243bis del TUEL per i Comuni la cui grave situazione finanziaria è atta a provocarne il dissesto, per ripianare in 10 anni una massa passiva di ben 4.600.000 Euro. Una situazione anche peggiore rispetto a quella presentata dalla stessa Amministrazione lo scorso 29 giugno , nel corso dell’approvazione del Rendiconto 2020, in cui risultava un disavanzo di amministrazione di 2.367.000 Euro.
Quando si arriva ad accedere a questa forma di “salvagente” è necessario chiedersi quali siano state le cause che hanno portato l’Ente in questa gravissima situazione che si configura come pre-dissesto e quali saranno le conseguenze sui cittadini e non costituisce sicuramente un’attenuante il fatto che sia accaduto anche in altri Comuni; quando si tratta di conti, la teoria del “mal comune, mezzo gaudio” non riduce le responsabilità dell’Amministrazione.
La situazione negativa sussisteva da anni , ma il Bilancio risultava artificiosamente migliore poiché non venivano eliminati crediti di ammontare elevato ( Residui attivi per milioni di Euro) , i quali ormai avevano ben poca ragione di essere riscossi e celavano la “ voragine” che si è aperta con il loro stralcio , avvenuto in questi ultimi mesi.
Quello che indubbiamente colpisce è la minimizzazione della situazione da parte dell’Amministrazione Garbarini, la quale, nei primi due anni , ha sempre negato l’esistenza di problemi di Bilancio, nonostante i rilievi puntualmente sottolineati dalla sottoscritta in diverse occasioni; problemi che sussistevano già dal 2015 , con l’Amministrazione Orsi, di cui l’attuale Amministrazione costituisce la “continuità”.
Tutto ciò quindi è frutto di una cattiva Amministrazione passata e presente , che non ha il coraggio di “ guardare lontano” e programmare una propria “visione” di città.
Come cittadini albisoIesi ,cosa ci dobbiamo aspettare per i prossimi anni?
I servizi essenziali ( scuolabus, refezione scolastica, servizi cimiteriali, gestione e manutenzione del patrimonio comunale, illuminazione pubblica, sicurezza nella circolazione veicolare e pedonale ) , che già oggi vengono coperti “a malapena” dal Comune, si può solo sperare che non vengano ridotti, ma non si potrà aspirare ad un loro miglioramento, se non con Fondi provenienti da Enti esterni.
Gli Investimenti , l’ossatura di una “sana” Amministrazione, saranno ridotti al lumicino, se non un miraggio.
Per salvare il salvabile, il Comune sarà costretto, come prevede il Piano di riequilibrio finanziario, all’alienazione del proprio patrimonio immobiliare, a valori lontani dal prezzo di mercato ( come dimostra già l’operazione del complesso di San Pietro), al fine di realizzare le somme necessarie , alle varie scadenze previste dal Piano stesso.
Grosse nubi si addensano sul futuro a medio/ lungo termine del nostro Comune , che imporrebbero una maggiore consapevolezza della situazione ed una maggiore trasparenza nei confronti dei cittadini albisolesi, i quali , compresa la sottoscritta, tifano comunque per una soluzione positiva della grave situazione finanziaria attuale.
Stefania Scarone
Capogruppo M5S Albisola