Traditori della patria
Siamo all’ultimo giro di giostra. L’Italia è davanti alla sfida più difficile: convincere gli Stati europei che davanti a una crisi epocale come quella che stiamo vivendo non c’è alternativa a una Europa più solidale, più equa e più giusta.
Gli Eurobond sono lo strumento adatto, prevedono una condivisione reale dei rischi e un finanziamento della ripartenza economica all’altezza di quanto stanno facendo Stati Uniti e Cina. Con gli Eurobond potremmo fare ripartire gli investimenti, sostenere il reddito dei cittadini, aiutare agricoltori, imprenditori, operatori del settore turistico, forze dell’ordine e personale sanitario.
Con gli Eurobond potremmo ricucire l’Italia dopo le lacerazioni di questo maledetto virus e assicureremmo che tutti gli Stati europei possano ripartire dallo stesso nastro di partenza senza vincoli, condizionalità o favoritismi.
Il Parlamento europeo ha votato una risoluzione, non vincolante, che contiene delle proposte per superare la crisi Covid-19. Toccherà agli Stati membri decidere, toccherà al Consiglio europeo giovedì prossimo sciogliere tutti i nodi ma una cosa è chiara: se la voce dell’unica Istituzione europea eletta democraticamente dai cittadini è forte e stentorea, nessuno potrà ignorarla.
Il gruppo dei Verdi ha presentato un emendamento al testo della risoluzione proponendo che una quota sostanziale del debito emesso per contrastare le conseguenze della crisi Covid-19 sia mutualizzato a livello dell’Ue. È il principio degli Eurobond e coerentemente noi abbiamo votato a favore di questo emendamento.
Il centrodestra invece è a pezzi: perfino gli europarlamentari di Fratelli d’Italia hanno votato a favore degli eurobond, ma quelli di Lega e Forza Italia, invece, hanno votato contro e con i loro voti determinanti, lo hanno fatto decadere.
Qualcuno ha pensato di indebolire la voce del Parlamento europeo e, schierandosi dalla parte dei vari sovranisti, alfieri dell’austerity e campioni dell’egoismo hanno gettato la maschera e mostrato il loro vero volto: hanno tradito il loro Paese. Lega e Forza Italia hanno votato come gli europarlamentari di Orban e come i falchi tedeschi e olandesi contro gli interessi italiani in Europa e nel mondo. I loro selfie con chi odia l’Italia sono una vergogna nazionale.
Alla vigilia del Consiglio europeo, questa risoluzione del Parlamento europeo sarebbe stata l’occasione giusta per mettere fiato sul collo ai Paesi più ostili agli strumenti di condivisione come l’Olanda, l’Austria, la Germania e la Finlandia, ma purtroppo per colpa dei nostri sovranisti da strapazzo si è trasformata in una occasione mancata. Ci saremmo aspettati un’Italia unita al fronte della guerra contro il Coronavirus, unita come una testuggine romana e invece, ancora una volta, c’è chi rompe le fila e tradisce gli interessi della Patria.
Giovedì prossimo tutta Italia tiferà Giuseppe Conte. Se il Presidente del Consiglio vince questa difficile trattativa europea saranno tutti i cittadini italiani a beneficiarne. È tempo di fare la storia. L’Italia chiamò.